UN TEMPO NAVIGAVA LIBERO IN MEZZO AL MARE
(una bella giornata di pesca all'Argentario)
(una bella giornata di pesca all'Argentario)
Da bambino ,
fantasticando ,guardando una cartolina , immaginavo l'arcipelago toscano
come la flotta delle navi turche di Solimano al comando del corsaro Barbarossa :
ne vedevo sette al largo , libere di navigare in questo splendido Tirreno
una ormeggiata con due "cordoni di sabbia" alle coste Toscane
ed un'altra distrutta in battaglia, il cui relitto , si era arenato nel tratto di costa tra Piombino e Populonia
Oggi ,
non voglio pensare all'Argentario come ad un isola prigioniera della Maremma ,
tenuta legata alla terraferma dai due tomboli della Feniglia e della Giannella;
però non posso pensarlo come un promontorio,
per dimostrare che è ancora un isola ,voglio circumnavigarlo (anche a costo di attraversare a piedi i due tomboli) ma :
sono pigro ,
sono in vacanza,
non voglio rischiare di litigare con i volontari del WWF (parte della laguna è un oasi ambientale) perchè ho invaso senza volerlo aree di nidificazione e dormitorio, o con i pescatori perchè stò navigando in valli da pesca private
i fenomeni di eutrofizzazione ( tipici delle lagune nei mesi estivi) sono già iniziati e la qualità delle acque non è la migliore,
non sò se i canali della nassa e di ansedonia sono navigabili
ma, sopratutto mi mancano i complici!
Per questi motivi ci imbarcheremo al tombolo della Feniglia (comodi parcheggi a pagamento vicino alla spiaggia )
e sbarcheremo a quello della Giannella .(nella strada chiusa che fiancheggia il canale di Nassa è possibile caricare comodamente i kayak sull'auto)
Non potrei sopportare (avendone avuto l'occasione) di ritornare dall'Agentario senza averne navigato le coste , Claudio che mi conosce benissimo sà che lo aspetta una Traina lunga poco più di 30 km
Partiamo presto alla mattina ,
tra cala Galera ed il forte di Santa Caterina (km 1,4)catturo la prima tracina ,
dopo averla slamata con attenzione ed averla resa innnoqua tagliandole le tre spine sulla shiena e le due sulle branchie
ci godiamo il sorgere del sole sotto la Rocca di Porto Ercole poi proseguiamo passando tra le viste e l'isolotto (km 3,1)
Navighiamo nel bellissimo tratto di costa copreso tra l'Acqua Dolce e la grotta Azzurra (km5,8) , nei pressi di punta Avoltore abbiamo catturiamo due sgombri ( cattura quasi scontata ,tra l'isolotto e la punta ne avevamo catturati parecchi nei giorni precedenti) che vengono subito eviscerati e riposti nel frigo portatile di Claudio.
Il mare è calmo , come tutte le mattine si sta alzando il vento da nord ma, noi siamo già al riparo sotto la scogliera,
proseguiamo seguendo la costa frastagliata , navigando in acque limpidissime ,e passando tra gli scogli sotto la torre avoltore arriviamo alla punta di torre ciana, (km 10,2)poi, cala del purgatorio , le cannelle , l'isola rossa (km13,2) (ieri in questo tratto di costa avevamo catturato tre denticiotti),
quì finisce la zona che avevamo già navigato i giorni precedenti ,
da adesso in avanti tutto è nuovo, mai visto , sono curioso , ansioso di conoscere questo tratto di costa per me ancora misteriosa .
Pulisco l'obiettivo della macchina fotografica ed avanzo passando tra l'isolotto e gli scogli vicino a riva
Claudio sta pescando più al largo , io rimango indietro scattando decine di foto, ci ricongiungiamo a punta capo d'uomo (km16,8) ,
è piuttosto scoraggiato e si lamenta del fatto che sono due ore che non peschiamo niente , rispondendogli :"parla per Te!" gli faccio vedere il mio retino che contiene due dentici e due occhiate pescati in rapida successione negli ultimi dieci minuti.
Ci fermiamo un attimo, mentre Claudio cambia gli artificiali, io eviscero il pesce e glielo consegno; messo il pesce in frigo ripartiamo e Claudio cattura subito un Barracuda e un 'occhiata (meno male , l'umore sale)
Lungo tutta la costa si alternano fortezze e torri di avvistamento,alte scogliere rocciose e tranquille calette , spiaggie isolate , grotte, isolotti e scogli bagnati da un mare cristallino,
godendoci il paesaggio e pescando qualche pesciolino proseguiamo la nostra "gita",dopo: cala piccola, cala del bove, cala moresca e arriviamo a cala grande dove sbarchiamo , mangiamo un pò di frutta e ci facciamo un bel bagno, sono 11 ma , la spiaggia è ancora deserta , ci sono solo alcune barca in rada,
mentre faccio notare questo a claudio veniamo invasi da una decina di imbarcazioni piene di persone e bambini urlanti,
saliamo in fratta sui kayak e fuggiamo!
Dopo la grotta del turco raggiungiamo punta lividonia (km24,3)
( poco più avanti a punta Madonnella, inizia un tratto di costa dove è vietata la pesca ),
Facendo attenzione alle grandi onde provocate dai traghetti che collegano porto santo stefano al giglio e a giannutri , passiamo il porto e raggiungiamo punta nera (dove finisce la zona con divieto di pesca ) (km 26,4)
Mentre claudio rimette in acqua gli artificiali , telefono a Nicoletta e dò il via alle"operazioni di recupero " ancora pochi chilometri di navigazione ( la costa è ancora molto bella nonostante le troppe costruzioni) e raggiungiamo la foce del canale di Nassa alla Giannella (km 30,0)dove nel giro di pochi minuti saremo raggiunti dal resto del gruppo (mogli , figlia e cane )che sono venuti a recuperarci , in pochi minuti carichiamo i due kayak sull'auto e ci avviamo verso feniglia.
Sono le 14, seduti all'ombra stiamo mangiando una zuppa fatta con il pesce appena pescato ( non è un caldaro perchè non ho il coccio ,ma il pane abbrustolito ed i pomodorini li ho messi ) e bevendo un bianco fresco stiamo progettando il giro di domani ,
che bella giornata !
ciao a tutti e.......... alla prossima !
PS : Noi eravamo in vacanza e siamo partiti molto presto perchè avevamo solo mezza giornata di libera uscita , ma, volendo, si può partire più tardi , mangiare lungo il percorso, dormire alla Giannella e tornare il giorno dopo