il trekking e la pesca
Se vogliamo procurarci il pesce da cucinare in spiaggia durante un trekking nautico dobbiamo atrezzarci per la traina costiera;
questa tecnica di pesca consiste essenzialmente nel trascinare a poppa del kayak un'esca ,continuando a pagaiare in attesa dell' attacco del predatore
Sembra facile, semplice, addirittura banale;ma, i primi insuccessi ci faranno capire che non è così; per avere fondate speranze di mangiare pesce per pranzo e/o per cena dobbiamo affinare questa tecnica assimilando una serie di nozioni che ci faranno diventare specialisti in quella che per tanti è solo la prima esperienza di pesca dalla barca
Alcune delle note che ho scritto annoieranno chi è già esperto ma, spero possano tornare utili a chi non ha mai pescato dal kayak, aiutandolo nella cattura del suo primo pesce, da cucinare e gustare in riva al mare
Nella traina durante un trek in kayak entrano in gioco diversi fattori ,
prima di parlarne ritengo sia opportuno condividere alcune generiche considerazioni preliminari
Trattandosi di una escursione di più giorni( anche se il kayak è voluminoso )
dovremmo limitare al massimo la quantità dell'atrezzatura da pesca da caricare in aggiunta a quella necessia per:
la navigazone,il campeggio,la cucina ,la cambusa ,il vestiario di ricambio, ecc
le velocità di percorrenza variano dai 2 ai 4 nodi con una media intorno ai 3
le esce saranno artificiali perchè di norma non potremmo rallentare il gruppo con le basse velocità che la traina col vivo richiede
prima della partenza ( usando un buona carta nautica) avremo già programmato itinerario, tappe e tempi di pecorrenza quindi :
saremo a conoscenzaia della tipologia della costa (presenza di scogliere, spiaggie dove approdare, baie ecc ) e del fondale
e in base alla stagione sapremo che tipi di pesce andremo ad insidiare (quasi sempre saranno prede medio/piccole che raramente supereranno
il chilogrammo di peso )
e di conseguenza che tipo di esche usare
Dopo queste consideraioni esaminiamo in linea di massima le atrezzature da portare ed i vari fattori da tenere in considerazione nella scelta degli artificiali (che possono essere variati in base ai gusti ed all' esperienza personale)
ATREZZATURA :
- una canna sensibile , leggera e non tanto lunga ,(che ci permetta di apprezzare la difesa delle nostre prede) con, un mulinello affidabile imbobinato con un monofilo in nylon ed un finale in fluorocarbon adeguati alle prede che andremo ad insidiare (considerato le dimensioni delle prede e la resistenza dei nuovi materiali i diametri saranno molto piccoli)
- una piccola canna telescopica e un mulinello di riserva
- un piccolo contenitore per le esche e la minuteria
- un guadino con il manico corto e la rete in nonofilo di nylon (le ancorine degli artificiali non si attaccano)
-un piccolo retino e una borsa frigo in estate (almeno una nel gruppo)
ESCHE.
Gli artificiali che useremo dovranno essere adatti alla cattura del pesce presente nel tratto di mare che andremo a navigare, e ,dovranno cioè,
riuscire a scatenare il loro istinto predatorio o di territorialità ,
- In base alla tipologia della costa valutate se l'artificiale deve essere di superfice o più o meno affondante ( non trainate artificiali affondanti in mezzo agli scogli)
- in base alla luminosità ambientale ed alla trasparenza delle acque scegliete il colore dell'artificiale (l'esca deve essere ben visibile ,e, talvolta basta un luccichio per scatenare l'attacco )
- per le dimensioni terremo presente quello che in natura i predatori stanno mangiando (se mangiamo avannotti usiamo le piume , se invece stanno mangiando acciughe usiamo un pesce finto che sia simile alle acciughe e cosi via.....)
Ricordate che:
- se vogliamo scatenare attacchi per territorialità usiamo degli artificiali colrati ,i classici testa rossa vanno benissimo
- la girella ed il moschettone (se li usate devono avere dimensioni adeguate all'artificiale )
- Gli artificiali lavorano meglio se il filo che li traina è il più possibile parallelo all'acqua, (quindi canne basse sull'acqua ed esche sufficentemente lontane dalla poppa)
VELOCITA'
La velocità deve essere comunque adeguata al tipo di artificiale che stiamo usando, ( non potendo variare la velocità di traina scegliete un artificiale che risulti efficace alle velocità ragguingibili in kayak) ho notato comunque, specialmente usando le piume, numerose attacchi nelle ripartenze dopo brevi soste
- prima di partire conviene montare la varietà più ampia possibile di artificiali ,uniformando poi ,dopo le prime catture la tipologia delle esche
durante la navigazione :
- state lontani dalle esche di chi vi precede
- andate a cercare il pesce, guardate il mare alla ricerca di quei segni che possono rivelarne la presenza ,basandovi sulle vostre conoscenze interpretate i fondali cercando di far passare le esche dove è più probabile che siano efficaci
- non potendo indugiare sui luoghi di cattura lo indicheremo a chi ci segue (con delle radio PMR )
- non pescate più pesce di quello che riuscirete a mangiare
e ricordatevi che tutti i pesci sono buoni nella zuppa .
Ho chiesto a mia figlia di farmi una tabelladove ho inserito i pesci che più frequentemente potremo catturare durante un trek nautico, oltre alle specie ho indicato: le dimensioni minime,i periodi , i luoghi di pesca e, gli atificiali che gli esperti indicano migliori e più efficaci
Non ho invece evidenziato nessuna misura consigliata perchè : se si rispetta la normativa
e si è già equilibrati nel prelievo, limitando "al necessario"il numero delle catture , trattenendo solo gli esemplari di dimensioni maggiori,
l'unico consiglio valido, secondo me è quello di usare la testa, stabilendo in base alle circostanze del momento quale è la misura "giusta"e la quantità massima prelevabile